Rastrello

RASTRELLI (raté)
Il rastrello tradizionale – come l’esemplare qui riprodotto (1A1: 1) – constava di un bastone lungo circa due metri
una delle cui estremità era spianata per adattarsi a incastro nella testa del rastrello, anch’essa di legno, la quale presenta una fila di rebbi lignei desinenti in punta, lunghi una quindicina di centimetri, infissi a incastro in fori passanti. 
La testa del rastrello, di solito, era assicurata al manico anche mediante un filo, o tondino di ferro.

USO: Utilizzato per ripulire il terreno da foglie secche e detriti minuti; per rastrellare le erbe tagliate durante la fienagione
DESCRIZIONE: Manico, testa e rebbi in legno di larice. A una ventina di centimetri dalla testa del rastrello, allo scopo di assicurare una maggiore tenuta fra le due parti dello strumento, uno spesso filo di ferro, attraversando il manico, passa in due fori praticati nella testa del râté uno destra e uno a sinistra del manico ed è ripiegato e ribattuto sul davanti. In questo esemplare auto-costruito, tutte le parti sono ricavate dal legno del larice P
PROVENIENZA: Valtournenche, Crétaz. Proprietà: Vilma Perron
MISURE: l. tot. m1,80; a. della testa cm10; l. della testa cm60
CONSERVAZIONE: ottima /.... /....

1A1: 1 dis6 pag41
Il riassetto primaverile dei campi
Fienagione - Strumenti per lo spargimento e la raccolta del fieno