Porta-brace

PORTA-BRACI
Per accendere il nuovo fuoco, al mattino, si toglieva la coltre di cenere con la quale la sera prima si erano ricoperte le braci e si deponeva sulle braci, previamente ravvivate, la ramaglia secca (lè-z étsaille). Nelle zone rurali, seguendo un’inveterata consuetudine, se al mattino le braci erano ormai estinte, ci si recava dai vicini di casa a chiedere un po’ di brace viva per riaccendere il fuoco. Oltre allo scopo concreto, il dono delle braci rivestiva anche un valore simbolico derivante dalla sacralità del focolare domestico che, in questo caso, rivestiva il valore di simbolo ad esprimere uno dei valori più sentiti dalla società tradizionale: la solidarietà.


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PORTA-BRACE

USO: trasporto della brace da utilizzare per accendere il fuoco nuovo
DESCRIZIONE: il porta-brace si compone di un recipiente cilindrico apribile, in lamierino, e di un doppio lungo manico in tondino di ferro, incernierato mediante un perno e fissato al recipiente destinato a contenere la brace. I manici terminano con una spirale utilizzata anche per appendere l’attrezzo quando non era in uso
PROVENIENZA: Valtournenche: Crépin. Proprietà: Adolfo Barmasse
MISURE: h. cm3,6; l. cm26,5; diam. recipiente cm6,4
CONSERVAZIONE: ottima

 

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La casa e le attività domestiche - Il focolare e gli sttrezzi per il focolare