Ventilalibro a mano


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VENTILABRI PER LA SPULATURA (van).
Per liberare dalla pula i semi della segale e del grano, si usavano appositi ventilabri costruiti in stecche di larice e vimini intrecciati. I ventilabri erano muniti di due maniglie in legno mediante le quali veniva impresso un energico e veloce movimento che lanciava in aria i semi. Il vento provvedeva ad asportare la pula, più leggera dei semi, mentre i chicchi ricadevano nel ventilabro. Per effettuare la spulatura, si aspettava la brezza del primo mattino, o la brezza vespertina. Il corretto maneggio del ventilabro, onde evitare che i semi cadessero al suolo, richiedeva una certa abilità da parte dell’operatore.
Oltre ai ventilabri a mano, esistevano anche vagli a cilindro rotante, mossi da manovella i quali erano detti “greu van: grandi ventilabri” per differenziarli dal ventilabro a mano, o “puquieu van: piccolo ventilabro”

VENTILABRO
VAN
USO: Ventilabro a mano, o “puquieu van”, costruito in vimini intrecciati attorno a un’intelaiatura di stecche di larice, con cerchiatura e manici del medesimo legno
DESCRIZIONE: L’armatura del ventilabro è composta da stecche di larice disposte radialmente e fissate, mediante legamenti di vimini, a una cerchiatura esterna munita di manici
PROVENIENZA: Valtournenche: Crépin. Proprietà: Adolfo Barmasse
MISURE: a. max. cm23,4 min. cm3; diam. max. cm68,6 diam. min, cm57,8
CONSERVAZIONE: ottima / .... / .... (utilizzato come contenitore per il presepe)

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