Rastrelliera da pane 1

RASTRELLIERE DA PANE (ratelé).
Per la conservazione ottimale delle pagnotte di pane di segale, si usavano delle speciali rastrelliere – dette “ratelé” – le quali ottemperavano a un duplice scopo: permettevano un’adeguata aerazione del pane; lo mantenevano al riparo dalla minaccia dei topi, specialmente famelici durante la lunga stagione fredda. Il ratelé tradizionale consisteva in una tavola di larice, o abete, con un foro all’estremità superiore. La tavola era munita di una doppia serie di fori paralleli nei quali venivano fissati a martello dei lunghi pioli di larice sporgenti da entrambi i lati del ratelé. Una coppia di pioli permetteva di disporre su di essa due pagnotte (una per lato). Alla conservazione del pane era dedicata una speciale stanza del granaio, detta “tsambrón” munita di finestrelle a forma di rosone che garantivano un’adeguata aerazione. I ratelé erano appesi alle travi dello tsambrón. Vi è da ricordare che le pareti della stanza destinata alla conservazione del pane di segale, come quelle di tutto il granaio, erano costruite con spesse tavole di larice (lè loppe), sovrapposte di taglio e connesse tra di loro a incastro, le quali permettevano una protezione ottimale dai topi.

RASTRELLIERA DA PANE
RATELÉ

USO: Per conservare le pagnotte di pane di segale
DESCRIZIONE: Tavola di larice sagomata a un’estremità, munita di due serie di nove fori passanti paralleli in cui sono inserite delle verghette del medesimo legno. L’estremità superiore è munita di un foro destinato ad alloggiare la funicella utilizzata per appendere il ratelé alle travi del granaio
PROVENIENZA: Valtournenche: Pâquier. Proprietà: Ristornate Edelweiss
MISURE: a. cm135; lg. cm 39
CONSERVAZIONE: buona / …. / ….

1B4: 1 dis25 pag70  
Il ciclo del pane - Rastrelliere da pane