Rastrelliera da pane 2

RASTRELLIERE DA PANE (ratelé).
Per la conservazione ottimale delle pagnotte di pane di segale, si usavano delle speciali rastrelliere – dette “ratelé” – le quali ottemperavano a un duplice scopo: permettevano un’adeguata aerazione del pane; lo mantenevano al riparo dalla minaccia dei topi, specialmente famelici durante la lunga stagione fredda. Il ratelé tradizionale consisteva in una tavola di larice, o abete, con un foro all’estremità superiore. La tavola era munita di una doppia serie di fori paralleli nei quali venivano fissati a martello dei lunghi pioli di larice sporgenti da entrambi i lati del ratelé. Una coppia di pioli permetteva di disporre su di essa due pagnotte (una per lato). Alla conservazione del pane era dedicata una speciale stanza del granaio, detta “tsambrón” munita di finestrelle a forma di rosone che garantivano un’adeguata aerazione. I ratelé erano appesi alle travi dello tsambrón. Vi è da ricordare che le pareti della stanza destinata alla conservazione del pane di segale, come quelle di tutto il granaio, erano costruite con spesse tavole di larice (lè loppe), sovrapposte di taglio e connesse tra di loro a incastro, le quali permettevano una protezione ottimale dai topi.


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RASTRELLIERA DA PANE
RATELÉ

USO: Per conservare le pagnotte di pane di segale
DESCRIZIONE: Questo esemplare è composto da una tavola di larice in cui sono infisse nove serie parallele di pioli passanti attraverso fori. Nella parte superiore il ratelé presenta un foro destinato al passaggio della funicella mediante la quale veniva appeso
PROVENIENZA: Valtournenche, Crépin. Proprietà: Mauro Maquignaz
MISURE: l. cm107; lg. cm16,5; spess. tavola cm2,8 
CONSERVAZIONE: cattiva / … / … (esposta alle intemperie)

1B4: 2 DI58  
Il ciclo del pane - Rastrelliere da pane